(Commento di Angelo Perrone)
T’amo come si
amano certe cose oscure,
segretamente,
entro l’ombra e l’anima.
T’amo come la
pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé,
nascosta, la luce di quei fiori;
T’amo senza
sapere come, né da quando né da dove,
t’amo
direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo
perché non so amare altrimenti
che così, in
questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino
che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
(ap) Pablo Neruda aveva un concetto drammatico e romantico della vita:
Scrisse una volta: “non mi riguarda se non ciò che giunge profondamente alla
mia sensibilità”. Si definiva un uomo tranquillo, era nemico non solo delle
leggi e delle istituzioni, ma anche delle convenzioni, delle banalità della
vita moderna che rendevano freddi e codificati gli stessi sentimenti.
Non amava perciò la freddezza e la purezza stilistica delle poesie
moderniste, troppo perfette e magari di buon gusto, per non essere prive di
ardore.
Il suo rapporto con la realtà lo esaltava al punto da fargli credere di
essere interprete autentico ed unico di qualsiasi segno essa volesse lasciare
di sé. La realtà era sempre presente davanti al poeta, sotto forme spesso
estreme e tragiche: rinuncia malinconica ad un bene inafferrabile, eterna
rovina, continua disgregazione dei sentimenti, ma anche inno alla vita
percepito, nella sua estremizzazione, come così legato alla morte incombente.
E’ stato definito il più grande cantore dell’amore. Un sentimento cantato
in tutti i suoi aspetti, senza confini e senza limiti, se non quelli della vita
stessa. Era l’amore da vivere in modo intenso, totale ed assoluto, per tutta la
vita o per un giorno, o magari per un’ora.
I suoi versi non mostrano parole raffinati, ma vocaboli semplici, eppure
capaci di donarci, nell’armonia e musicalità dei versi, grandiose coinvolgenti
emozioni. Egli era un osservatore della vita umana in tutti i suoi aspetti,
descritta ed esaltata con semplicità, la stessa che rendeva la sua poetica –
priva di contorsioni e difficoltà linguistiche – davvero universale e così
vicina al cuore di tutti.
Il ritmo dei suoi versi è incalzante, ci prende, ci avvolge. Rapisce l’anima, con stupore e calore infiniti.
Il ritmo dei suoi versi è incalzante, ci prende, ci avvolge. Rapisce l’anima, con stupore e calore infiniti.
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