Le tante ipotesi sulle
stragi rappresentano alla fine una negazione della verità
di Marina Zinzani
(Commento a Ricordare Ustica, PL, 29/6/17; Non solo Ustica, PL, 30/6/17)
Ci
sono molte verità sulla strage di Ustica: troppe. Ci sono molte verità da tanti
anni, in questo Paese. Troppe verità sulle stragi. Forse è un Paese in cui si
parla troppo per non dire nulla. Troppo e nulla: che strano contrasto.
Bisognerebbe
spiegarlo a quelle persone che hanno preso quel volo per Ustica: la loro morte
rimarrà sempre avvolta nel mistero, migliaia di carte, infinite quantità di
denaro, anni, tanti anni trascorsi. Sostanzialmente nulla per loro, per la loro
memoria, perché è di memoria che si parla. Ricordate quel corpicino di bambino che
galleggiava sull’acqua?
La
verità nascosta dietro a tante verità, una confusione da far male alla testa,
un copione triste, che ha sempre funzionato però. Non si è mai arrivati alla
giustizia.
Troppo
e nulla: troppo dolore, quello non passa mai, il tempo lenisce appena, ma tante
vite si sono spente quel giorno, e non solo quelle del volo, anche quelle di
familiari, vita cambiata per sempre, diventata buia, sopravvivenza. E poi il
nulla delle risposte, e noi non sappiamo se credere ancora alla giustizia, in
questo Paese.
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