Le chiamano futili quelle cose, che forse ci danno il gusto della vita
di Marina Zinzani
Le figurine
i calciatori come
amici, compagni, miti, piccoli dei
i vestiti delle
bambole
la porto a passeggio,
si fa bella stasera
l’ombretto tanto
ricercato
sguardo illuminante
che attirerà, forse
il primo acquisto
dopo il primo
stipendio
i ricami su una
tovaglia
regalo prezioso di una
nonna
i giornali di gossip
sotto l’ombrellone
i commenti leggeri
la prima fogliolina in
un vaso
il seme piantato
il profumo della torta
che esce dal forno
il sapone da bucato
i panni stesi,
profumati,
ridere di gusto
di fronte a un film
stupido
ridere
i bambini conoscono
l’ozio e
l’immaginazione
quello che sarà
perduto
perché ci saranno cose
da fare
importanti
soldi da guadagnare
famiglie da mandare
avanti
rimane poco tempo per
le cose futili
così preziose
essenziali
senza le quali
l’anima si annebbia
e vaga
vaga
alla ricerca di
sensazioni perdute.
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