Il nuovo tempo delle cose, tra fervori e ombre
di Paolo Brondi
La vita chiede tregua al fervore del tempo
All’inclemenza dell’ora chiede ristoro
Alle brezze, alle fragili ombre delle fronde
Al dolce brulichio delle foglie dei pioppi
Nel tremolar dell’aria trovano spazio
I sogni, le immagini remote, i suoni
Di violini, di fisarmoniche
E così gli occhi, non più velati
Aperti e balenanti d’allegria
Sensazioni meravigliose che scendono dentro il cuore, chiedono spazio e si assestano dentro di noi portando ristoro. Una poesia suprema, una dolcezza infinita degna di un Immenso Poeta.
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