di Cristina Podestà
Anche se si segue poco la cronaca, non si può certo non avere sentito parlare di nuovo di Denise Pipitone, 17 anni dopo la scomparsa. La riflessione che sorge è come sia possibile che una piccola, innocente e disarmata, senza colpa e ignara, abbia avuto un simile tragico destino: si è anche temuto che sia stata vittima di faide familiari.
È veramente terribile e sconvolgente quello che è successo e che continua a capitare ai nostri bambini! “Nessuno tocchi i bambini” è addirittura lo slogan dei carcerati.
La realtà è peggiore della più torbida immaginazione, dopo tanto tempo nessuno sente il bisogno di parlare, magari di lavarsi la coscienza.
Una mamma e un papà sono stati privati della gioia di una figlia, hanno provato un dolore inimmaginabile, lancinante e invalidante. Eppure nessuno ha avuto pietà.
E allora adesso, dopo 17 anni di espiazione, qualcuno dica la verità. Se non vogliono aprirsi per questi poveri genitori, almeno lo facciano per lei. Per quella bambina che, per la sua mamma e il suo papà, oltreché per noi, non è mai potuta crescere.
Nessun commento:
Posta un commento