La gentilezza, primo passo per comprendersi
di Liana Monti
Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno (Col. 4,6)
Un bellissimo invito alla dolcezza, al rispetto, alla saggezza. Quando mi rivolgo ad una persona per chiedere informazioni, quando faccio la spesa, mentre lavoro o semplicemente se incontro qualcuno mentre cammino lungo la strada.
Spesso mi accorgo di essere troppo presa dai miei pensieri, dai problemi e mi lascio condizionare dagli stati d’animo e non mi accorgo che il mio tono di voce, le mie parole, la stessa espressione del mio viso sono influenzati da come mi sento dentro. E divento cupa, seria, scontrosa. Assorta nei miei pensieri non mi rendo conto di quanto posso diventare brusca.
Ma quando mi rivolgo all’altro, chiunque sia, devo ricordare che anche l’altro potrebbe avere difficoltà nel suo quotidiano, anche maggiori delle mie. E quando una persona mi sta parlando di qualcosa, mi sta anche indirettamente raccontando qualcosa di sé e io devo ascoltare le parole non dette nascoste fra quelle pronunciate.
E allora un saluto detto con il sorriso può fare la differenza per entrambi. Una parola detta con gentilezza potrebbe trasformare quel momento in un atto di rispetto.
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