mercoledì 14 aprile 2021

Volare con le parole

L’alternativa tra leggere e scrivere è fuorviante: chiusi in casa abbiamo bisogno di sollievo


di Laura Maria Di Forti

“In lockdown leggete invece di scrivere!” così il comunicato della Gallimard, nota casa editrice francese. Cosa significa? Significa che in questo periodo di riposo forzato i francesi si sono messi a scrivere e hanno invaso le case editrici di loro racconti, scritti e poesie. Certamente è comprensibile l’allarme degli editori che sanno bene che l’offerta è molto più numerosa della domanda! Insomma, si scrive molto e si legge poco.
Ma perché si è scritto così tanto? La pandemia ha regalato più tempo a molta gente, costretta a rimanere in casa per evitare picchi di contagio e, soprattutto, la pandemia ha preoccupato, sconfortato o anche solo intristito quasi tutti noi.
E allora? Come dice molto bene Sonia Scarpante, medico e scrittrice, ideatrice di Scrittura Terapeutica-metodo Scarpante, “la scrittura è veramente un mezzo potente, un aiuto fondamentale per chi è alla ricerca di un miglior equilibrio interiore”.
Quindi, molto probabilmente, scrivere è stato un modo per riempire il vuoto creato dalla mancanza di abbracci, di vicinanza, di sorrisi condivisi, persino di lavoro.
Scrivere è stato il mezzo con il quale i francesi, e non solo loro probabilmente, hanno reinventato sé stessi in quanto persone isolate, magari confuse dall'invasione di divieti e di norme, anche igieniche, che prima non esistevano.
Essere piombati nei vari lockdown, essere sommersi da notizie sconfortanti, da trasmissioni televisive in cui si è discusso solo di ricoveri, di malati e di morti, ha innestato il desiderio di mettere per iscritto le proprie paure, l’angoscia di non farcela, la disperazione per i cari che sono caduti davanti al male.
Scrivere libera l’anima, consola e lenisce il dolore. Scrivere è un poco come sentirsi abbracciati, liberarsi di un peso gravoso, scrivere è aprirsi verso l’esterno, scrollarsi di dosso il male per accettarlo, forse, o quantomeno per affrontarlo con dignità e coraggio. 
Riuscire a comprendere per quale ragione ciò accada non è facile, ma il meccanismo è semplice e dà i suoi frutti. Qualcuno direbbe che è solo una credenza infantile, qualcun altro che è una sorta di magia, altri che il cuore, l’anima e la mente si nutrono di parole condivise. E scrivere, in definitiva, è condividere il proprio pensiero a tutto il mondo.

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