di Cristina Podestà
In un mondo che diventa estraneo ogni giorno di più, ho l’àncora dei tuoi occhi che mi tiene legata al passato, mi rassicura sul presente, mi fa percepire un futuro.
Cambiano le stagioni ma noi siamo sospesi.
Intorno un silenzio che si protrae da chissà quanto, un silenzio forte e penetrante, quasi come prima di una esplosione di suoni accartocciati, confusi, caotici, che devono essere riordinati.
Ma siamo in primavera e il cuore è pronto al risveglio, agli innamoramenti, alla rinascita che consegue alla maggiore luminosità dei giorni. La mente freme, ha bisogno di credere che la vita torni com’era, che arrivi il sereno dopo la tempesta.
E dietro una nuvoletta birichina, fa capolino un pallido sole, foriero di cose buone.
Tutto verissimo.
RispondiEliminaGrazie Liana