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Imparare ad amare

Diventare madre cambia ogni prospettiva


di Cristina Podestà

Avevo paura di amare, oppure era fame di amore. Il timore riguardava una mera condizione egoistica, di ripiegamento in me stessa. Temevo ad avventurarmi lungo discese pericolose, non volevo restare senza difese. Mai avrei potuto amare qualcuno in modo completo, come mi dicevano in tanti che sarebbe successo.
Se ami dimentichi te stessa! Io? No davvero, non sono capace d’essere così altruista, ci mancherebbe! Poi, d’improvviso, tutto si è svelato. 
Ho amato e amo, ho imparato molto bene. L’amore è darsi, donarsi, è mettere l’altro davanti a te stesso senza pensarci nemmeno, naturalmente. Amare significa lasciare andare lontano l’oggetto dell’amore, verso il suo mondo, anche se il cuore si spezza perché hai paura che quel mondo non lo valorizzi né lo apprezzi e possa ferirlo. 
Amare è così meraviglioso, ma ho imparato senza ragionarci, senza accorgermene e adesso è molto semplice, tutto facile! Ho messo me stessa in secondo piano, come dicevano! 
Sono fiera di me e sono diventata bravissima, ma ho avuto un ottimo maestro che mi ha dato un superbo insegnamento: sono diventata madre. 

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