Perdersi e smarrire la strada: la magia di un incontro
di Cristina Podestà
(Commento
a Il nulla era la mia guida,
PL, 29/10/17)
Molti
spunti interessanti nel racconto: l'amore come follia, la solitudine come
timore, i ricordi dell' abbandono fatale di una madre distratta. E poi quel cognome
“Savio”, dato ad una persona che “quasi impazzì” (un ossimoro perfetto), che
sorprende il lettore.
L'amore
è folle, sempre, basta analizzare i comportamenti degli innamorati, corrisposti
e no; nel nostro caso il dottore non è più padrone di sé, non gestisce la sua
razionalità e perciò l'amore, o meglio l'abbandono della sua innamorata lo ha
devastato facendo riemergere i suoi celati punti deboli come la paura di un
ulteriore abbandono.
È
qualcosa di esterno che lo riconduce alla realtà: la polizia! Infatti, dopo il
contatto con i poliziotti, si calma e la sua angoscia si canalizza rendendolo “più
normale”.
La
terza mossa poi è quella vincente! L'ispettrice, stanca, irritata, stizzita,
viene ella stessa coinvolta nella vicenda, cambiando completamente la sua
opinione e, di conseguenza, il suo atteggiamento verso il soggetto instabile.
Il
sogno di sperimentare a caso la vita, il vagheggiamento di lasciarsi andare
all'accidente, saggiando nuove probabilità per cercare attaccamenti alternativi
alla vita, diventa anche per lei motivo di interesse e di distacco dalla
routine alienante.
Questi
temi raccolgono tutto ciò che può fare di un uomo “normale” una persona che si
è persa, con la testa altrove e il cuore in pezzi e che, all'improvviso, può
per caso ritrovare il senso, dopo aver smarrito il senno ed essere entrato,
come Dante, in un momento di sonno della ragione, nella selva oscura. Un
sorriso, lo stupore di un incontro, la magia che si crea porta ad
intraprendere una nuova follia.
Racconto molto profondo con sfaccettature psicologiche di notevole acume, tutto sotteso ad una analisi dello spirito umano nei suoi più reconditi spazi, noti solo a chi (pochi) sa conoscere, con sensibilità unica, le nascoste finezze dell' anima.
Racconto molto profondo con sfaccettature psicologiche di notevole acume, tutto sotteso ad una analisi dello spirito umano nei suoi più reconditi spazi, noti solo a chi (pochi) sa conoscere, con sensibilità unica, le nascoste finezze dell' anima.
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