Il rimpianto per un amore perduto
di
Marina Zinzani
Delicate
erano le sue mani, eleganti le sue movenze, il mondo appariva armonia, magia
breve e intensa: così ricordava quell’amore passato, il sale, la goccia di
rugiada che si nota su una foglia, un sorso di vino che inebria il palato.
L’amore
che basta, che diventa compagno di vita e si pensa che sarà per sempre. Si
tolse gli occhiali e si lasciò andare a ricordi felici, col rammarico che
allora non aveva compreso quel dono che gli dei gli avevano fatto.
Solo
col tempo, svanita ogni cosa, quella donna gli mancava, e la mattina, solo in
casa, fra le mura della cucina, nei riti quotidiani della colazione, la
caffettiera sul fuoco, la tazza sul tavolo, il cucchiaino e lo zucchero,
sentiva mescolarsi la malinconia e il rammarico, nella speranza che l’amore
tornasse a bussare alla sua porta.
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