Lockdown: l’isolamento per tanto tempo, scoperte e delusioni
di Marina Zinzani
Angolo
messi in un angolo
e da lì immaginare il
mare
immaginarlo
immaginare città
immaginarle
immaginare agriturismi
e la Toscana
immaginarli
immaginarli
immaginare una serata
al cinema
immaginarla
immaginare la
felicità, o forse no,
comunque immaginare
qualcosa di simile
l’angolo evoca
giornate, persone, viaggi.
Eppure...
Si comprende così poco
da quell’angolo, in fondo
sembra di comprendere
quello che si è
perduto, che si può perdere,
ma la felicità è
impalpabile
ogni cosa ha contorni
sfumati
non si comprende mai a
fondo il momento
l’angolo parla anche
di questo
di un’altra realtà
complessa
di tante imperfezioni,
lacune, solitudini, fallimenti.
L’angolo è crudele
stare in castigo, come
i bambini cattivi
stare senz’aria, poca
vita per salvare la vita
l’angolo è paura
verità
su quello che si è
costruito
su quello che rimane
su quello che è vero
su quello che aiuta.
Dimenticare i morti
i camion con i morti
e sentire nel ritaglio
di una giornata
la sensazione del
proprio respiro
la pace
essere vivi.
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