Lo stupore che rimane
dentro, come l’annuncio della primavera
di Marina Zinzani
Anime assorte
addormentate o
inquiete
la sensazione del
pericolo
non c’è casa
non c’è rifugio
soli di fronte alla
tempesta
come quando si era
piccoli
e la mamma non era
ancora arrivata
e tardava, tardava
era l’angoscia.
Col tempo
altre tempeste abbiamo
conosciuto
convivenza di dolore
obbligata
è la storia, è la
natura
ma chi non teme la
neve che cade gelida
chi ha protezioni,
proprie protezioni
quella musica che ci
ha così emozionato
quella rabbia sana che
si prova ogni tanto
quella scena che ci fa
ancora commuovere
la capacità di
stupirsi
la curiosità e l’amore
anche per le piccole
cose
il nostro essere vivi,
fragili ma vivi
chi sente questo
trova riparo dalla
neve fredda
e la stagione della
primavera
gli rimane dentro
per sempre.
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