Emozionarsi, forse invano, al ricordo di frammenti di vita
di Bianca Mannu
E ti ritrovo, illeggibile,
in aspri tornanti d’alfagrammi
scuciti, gettati alla rinfusa
nel sacco dei ritagli.
E’ come leggere il sole
Chi è - se non io - quell’abbuiato sole
che cerca negli infranti barbagli
la propria luce dispersa?
Per dio - Giove - disponi che non-così sia!
Preferisco connettere i frammenti
e cercarne lontana la sorgente -
un lume d’astro o d’altro -
volitivo e palpitante nel buio …
… Una pulsar che batte ai vetri dell’oblio -
che non sa del mio ritrovamento.
Neppure io so come e per chi
quel balenio disperso in pezzi d’alfabeto.
Forse adesso è un buco nero -
un astro collassato –
che m’intriga
con la giga spettrale
del suo fantasma chiaro -
che mi inchioda
alla beanza postuma
del suo essere stato per sé
e per se solo aver brillato.
Oppure mi scaldo - o Zeus –
alla fiamma
d’un fuoco fatuo
acceso
sul corpo morto
d’un consunto ricordo
o sui frammenti
di mie voglie inacidite.
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