Il corona virus? Il presidente americano Trump zittisce
tutti: la colpa è dei cinesi
di Sonia Scarpante
Il virus è cinese, osserva seccamente
Donald Trump. La nostra storia mondiale non può
alimentare l’odio. Ci sentiamo così onnipotenti? Esiste una sensibilità
nelle persone che fa la differenza. Vi sono stati uomini che hanno
costruito il bene a e loro va sempre il nostro ringraziamento perché hanno
saputo mettersi anche dalla parte di chi fa più fatica, di chi soffre, di
chi arranca nella fatica. Ci sono parole di statisti che ancora accompagnano i libri
di storia, la nostra stessa educazione.
I
grandi rimarranno grandi solo se avranno servito l’umanità cooperando per
l’evoluzione, per la solidarietà umana, per il rispetto vicendevole al di là di
interessi economici propri. Il rispetto della persona vale più di qualsiasi
ricchezza economica, ha un valore che ancora non abbiamo compreso e che
non può essere barattato con nessun altro valore.
Quando
nell’altro vediamo sempre un nemico significa che qualcosa è venuto a mancare
in noi, quando la nostra parola manca di fiducia e di rispetto verso l’altro
significa facilmente che la paura di perdere il potere sta immobilizzando tutti
i nostri pensieri rendendoci fragili, impauriti. E ci si difende da questa
paura agendo uno contro l’altro. E’ solo paura.
Il
potere economico non può sopraffare le buone intenzioni di un popolo, la sollecitudine
a dare il massimo per diminuire i casi di decessi. Ma veramente è questa la
grande Mela? La grande America?
Di
fronte a tali sofferenze il rischio di parole inadatte è alto, il rischio di
essere naufraghi in un paese sempre più stigmatizzato come incivile, con scarse
capacità umane. Dietro l’economia di un popolo, c’è ben altro, il valore
delle persone non può essere quantificato.
Dietro
l’economia c’è la storia delle sofferenze di popoli diversi,
l’emancipazione che non va mai disgiunta dal benessere condiviso senza alzare
sempre muri, steccati. I nostri occhi riescono a guardare oltre quella “cultura”
del possesso, dell’orgoglio nazionale.
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