Personaggi dai colori vibranti nella pittura di Paola
Carnevale: ballerine, portatrici di masserizie, amanti: il senso allegro di
armonia e di appartenenza ad un destino comune. Così attuale oggi
(ap) «Ho ripreso i pennelli
in mano», racconta Paola Carnevale mostrando i suoi ultimi lavori, ora che,
rinchiusa in casa nell’epoca del coronavirus, ha più tempo. Prevalgono nelle
tele le figure di donne. Esili e quasi evanescenti, incorporee, appena
accennate su tela, nelle Ballerine e
nelle Donne africane: sembrano
perdersi nel vuoto. Oppure più marcate, come nella coppia di Innamorati.
C’è un uso diffuso di colori
vivi e vibranti, il blu, l’oro, il rosso, il rosa, per esempio, con significati
diversi. Marcano la differenza tra lo sfondo e i personaggi ritratti, il blu
avvolge e quasi sostiene nei volteggi le Ballerine
raffigurate in nero.
Creano, nelle Africane,
la sensazione di un totale coinvolgimento dei corpi con l’ambiente circostante
per l’identica alternanza di toni tra vesti e sfondo. Uniscono nell’abbraccio
gli Amanti, in un gioco pirotecnico cui
partecipa con gioia il mondo floreale tutto attorno.
Immagini, che trasmettono un
senso di allegria e di forte complicità: le Ballerine
impegnate nei voli acrobatici, le Africane
che trasportano con leggerezza le cesta, i Ragazzi
uniti in un impeto amoroso, intenso e sottile.
Mai figure isolate o
distanti: non c’è incomunicabilità o tensione, piuttosto armonia e legame. Un
senso di comunione e di appartenenza ad una realtà percepita come comune, sia
esso il mondo della danza, o del lavoro, o dell’amore.
Sembra persino di notare
una lontana somiglianza di carattere, tra questi personaggi di vernice e tela e
quelli, in carne ed ossa, che vediamo in prima linea affrontare tante
difficoltà. Quadri come metafora del vivere odierno. Pura suggestione?
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