Guardare oltre il confine del colore e dell’ombra, dove
tutto si smarrisce
di Davide
Morelli
“Altrove.
Tu sai che la luna
si affaccia anche ad altre stanze,
che esistono migliaia di piazze assolate.
Tu qui ed ora sei escluso dalla vita”.
Oltre questi prati e questi orti,
oltre il mormorio del fiume.
Oltre questa periferia.
Altrove, come se il nonsense
non rimanesse spesso
impigliato alla mia rete.
Altrove, come se questo cielo
non fosse un volo di stormi,
come se l’apprendistato
non durasse per sempre.
Altrove, come se i miei giorni
venissero scoloriti solo da questi luoghi.
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