Dall’alba al tramonto, possono non
esserci limiti. Per esplorare luoghi, e vivere strane sensazioni
di Cristina Podestà
Il respiro si ferma
davanti a tanta meraviglia! Sfumature di verde, azzurro e blu fino a
dissolversi in un viola tenue ma tenace. Le montagne nel tardo pomeriggio regalano
immagini come questa! E, d’improvviso, si svela la sera!
E così, con l’immaginazione,
prendono forma città mai viste, torri merlate, selve incontaminate, distese di
oceani cristallini come acqua di fontane antiche, pure e limpide, porte incastonate nei palazzi e
guerrieri insanguinati di dolore, campanili di chiese e cupole, ghiacciai mai
visitati, castelli circondati da fossati.
Che strano vedere
tutto questo e sentire profumi intensi: incenso nelle chiese, le primule nel
prato, la salsedine che spruzza sul viso. Oppure la terra bagnata, sentieri con ginestre, legna bruciata che sa
di amore e di casa, di frutta e di vino.
E il viaggio continua:
ora tocca sponde note, ora corre verso sentieri mai esplorati. Non c’è bisogno
di compagnia! Questo è un viaggio da fare da soli, senza qualcuno che possa
disturbare. Adesso sei sul molo, sotto la torre, ora navighi a vista temendo un
iceberg; poi ti insinui piano piano in una lingua di terra battuta in piena
notte, poi corri veloce in una giornata di sole splendente verso il Louvre.
Attracca la nave,
scendi e sei già altrove; ti spremi, ti stanchi, attizzi il tuo fuoco e riparti
per dove non sai neanche tu. È tutto un miraggio di cieli stellati, di nenie di
Natale, di bimbi festanti, di sere scaldate dal cuore sereno.
Continui a vagare
anche in città sporche, con l’aria marcia! Ma subito fuggi veloce verso altri luoghi
di un tempo che fu: fortezze blindate, cavalieri e dame, un suono di cetra,
salterio, zampogne. Che bello, che storie, che albe serene! Maioliche intorno,
magnolie fiorite.
È buio oramai, ma
dentro una luce accecante. Ho fatto un bel viaggio, ho speso il mio tempo con
me, crescendo e vivendo momenti e sospiri di pace!
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