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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

🌿 Sardegna, profumo di paradiso: la macchia mediterranea e l'eredità dell'isola più antica

(a.p.) ▪️ La Sardegna colpisce tutti i sensi, in particolare l’olfatto, offrendo al primo impatto una varietà di profumi straordinari e inconfondibili, agri e dolci, acuti e leggeri, diffusi in modo miracoloso tra le sue rocce, ovunque presenti. In quest'isola che è tra le terre più antiche del pianeta, la natura non è solo selvaggia, ma rappresenta uno stile di vita unico. Scopri il fascino senza pari di questo Paradiso Mediterraneo.

💡 Il buio non è la fine: la bellezza nella selva del dolore

(Introduzione a Marina Zinzani). A volte la vita ci riserva incontri imprevisti: un dolore inatteso, un lutto che non è solo una perdita, una malattia che ci rende soli. È come perdersi in una selva oscura, circondati dal silenzio e dallo sgomento. Ma cosa succede quando, nel punto più basso della nostra fragilità, si leva una voce che sussurra "coraggio"? Marina Zinzani ci guida in una riflessione potente sul dono impalpabile che si nasconde nelle situazioni più difficili e sulla via per ritrovare l'alba. 🌑 L'ospite inatteso: solitudine, perdita e baratri (Marina Zinzani) ▪️ Si fanno incontri imprevisti a volte. Si prendono strade che non si sarebbe mai pensato di percorrere. E si è disorientati. Arrabbiati. Sgomenti. Increduli. Soli. A volte l’ospite inatteso è un evento, un dolore grandissimo, la perdita di una certezza, un baratro che si apre, un lutto, e di lutti possono essercene di diversi tipi, c’è un lutto anche se l’altra persona è ancora in vita, ma ha spe...

Nordio vs. giudici: perché i figli tolti ai genitori?

(a.p.) ▪️  Le mani della giustizia che portano via i bambini dai genitori. Tra i boschi dell’Abruzzo, un gesto ha acceso un rogo di polemiche che brucia tra le istituzioni e la politica. Le parole infuocate di Matteo Salvini e Giorgia Meloni — « Hanno rubato i figli a una famiglia » — hanno trasformato una vicenda giudiziaria in un campo di battaglia, dove si fronteggiano toghe e palazzi del potere. Il ministro Carlo Nordio, con un’ispezione straordinaria, ha messo sotto la lente d’ingrandimento le decisioni dei giudici: chi comanda davvero, quando lo Stato entra nelle case degli italiani? Questo caso non è solo una storia di genitori contro lo Stato, ma il simbolo di una frattura profonda: tra chi sogna una vita selvaggia, lontana dalle regole, e chi deve garantire che nessun minore resti indifeso. • La foresta contro l’aula di tribunale: il mito della libertà senza confini.  L’abbraccio della gente comune a quella famiglia perduta tra gli alberi rivela un Paese diviso: da un...

🇮🇹 La luce di una terra: Irpinia, Sud e la forza dei pensieri irriverenti

(Introduzione a Mariagrazia Passamano). Per chi è nato in Irpinia, il silenzio non è vuoto, ma un compagno fedele e talvolta un becchino. Questo saggio di Mariagrazia Passamano è un viaggio intimo nella solitudine delle terre antiche, dove la ribellione nasce da un amore incontenibile per la vita. Scopri come i "pensieri irriverenti" di questa terra condannano alla morte la rassegnazione e spingono a un'insaziabile e sfacciata ricerca di conoscenza. 🤫 Silenzio e tormento: il compagno fedele dell'Irpinia (Mariagrazia Passamano) ▪️ Il Sud, non solo storie di delusioni e affanni: la ribellione che nasce dall’amore per la propria terra diventa metafora di vita. Poi improvvisamente arriva la solitudine. Il silenzio di questa terra antica ed il ricordo di tanti viaggi dal quale non sono più tornata o per i quali forse non sono mai veramente partita. Questo silenzio per chi in Irpinia ci è nato però diventa un compagno fedele e al contempo il becchino sicuro al quale prim...

🌊 Conchiglia: l'amore è resa o resistenza? Una poesia che brucia

(Introduzione a Valeria Giovannini). Immergiti nei versi che catturano la dualità di ogni relazione: la fragilità della resa e l'ostinazione della resistenza. Questa poesia di Valeria Giovannini è un grido silenzioso sull'amore come forza travolgente, dove ogni abbandono è eterno e ogni abbraccio è un naufragio necessario. Lasciati travolgere dai silenzi ansimanti e dalla risacca impetuosa di un sentimento che non conosce mezze misure. 🐚 Tra le parole e i silenzi: la forza della risacca (Valeria Giovannini) ▪️ Amami. Di notte, contro il muro. Di giorno, tra i marosi che infrangono il nostro ieri. Amami. Come la risacca impetuosa del mare. Il tuo cuore è muto, tra le parole. Solo i nostri silenzi ansimanti. I nostri letti sfatti. I nostri abbracci scroscianti. Come la pioggia. Come le lacrime. 🔥 Bruciare e arrendersi: l'eternità dell'abbandono Brucio dentro. Taccio. E brucio. Non mi lasciare. Ogni abbandono è eterno. Come ogni abbraccio. Ti porto nei miei sogni. Nei mi...

🐚 Er paguro 'mpertinente: conquiste, incontri e il dovere della libertà. Una poesia romanesca

(Introduzione a Vespina Fortuna). Un giorno sulla rena, un incontro inaspettato: un'antica conchiglia e il suo impertinente inquilino. Questa poesia di Vespina Fortuna ci porta tra le onde del mare e quelle dell'animo, in un racconto divertente e profondo sulla curiosità, la sorpresa e il rispetto della libertà altrui. Lasciatevi incantare dal ritmo del romanesco e dalla lezione inaspettata di un piccolo paguro. (Vespina Fortuna) ▪️ 🚶 Sulla rena: l'incontro curioso Un giorno camminando sulla rena vidi quarcosa che brillava al sole ‘na conchija de ‘na certa mole che presi in mano senza damme pena. 🐚 L'onda e la sorpresa: un inquilino inaspettato Come se fa pe’ risenticce l’onde me l’accostai all’orecchia mia curiosa e aspettai de intende quarche cosa scostando bene le treccette bionde. Drento a la tana ce stava er proprietario che, come ‘ntese quarcuno sulla porta volle sortì da quella casa storta pe’ vedé chi era e a quell’orario. 🏃 L'impertinenza del paguro: un ...

💔 Lettera per Nina: torna sui tuoi passi. Il mistero di un abbandono e la paura di amare

(Introduzione ad a.p.). «Torna sui tuoi passi, ti aspettiamo.» Questa lettera è un appello straziante per qualcuno che è stato crudelmente tradito da chi amava e che, dopo essere stato soccorso, è fuggito di nuovo, incapace di fidarsi. È la storia universale di chi, segnato dalla perfidia, confonde l'amore con la prigione. Leggi fino in fondo per scoprire la vera identità di Nina. 😥 Il gesto improvviso e cattivo: la ferita di un tradimento (a.p.) ▪️ Ciao Nina, dovunque tu sia e se puoi farlo, torna sui tuoi passi, ti aspettiamo. Alcune persone, di cui ti fidavi e per le quali magari provavi affetto e riconoscenza, improvvisamente sono state cattive con te, ti hanno fatto credere che avresti fatto una passeggiata, che avresti visto un posto nuovo dove correre e divertirti come non era mai accaduto prima. Poi c’è stato, da parte di quegli sciagurati, un gesto improvviso e cattivo: sei rimasta gravemente ferita dopo quel gesto. Non si sono preoccupati di nulla, né di tè né degli altr...

👵 Non solo ricordi: l'eternità dell'amore di una nonna 🕊️

(Introduzione a Valeria Giovannini). Cara nonna, modi di essere e di fare: le tante tracce che ci riportano a chi abbiamo amato. Quando un luogo si svuota della presenza amata, ciò che rimane si fa sentire più forte: la nostalgia. Questo toccante ricordo personale della nostra collaboratrice ci guida attraverso il dolore della perdita, la ricerca instancabile di chi non c'è più, e la dolce scoperta di come i modi di essere e le tracce di chi abbiamo amato possano renderli eterni, trasformando il ricordo in una parte inseparabile di noi. 🕊️ La nostalgia e la ricerca incessante (Valeria Giovannini) ▪️ Nostalgia. Talvolta sogno di essere a casa sua. Tuttavia lei non è più lì, l’appartamento va svuotato. E anche nel sogno sento una forte nostalgia. La cerco. Soprattutto quando vado in centro: ogni tanto mi capita di vedere qualcuno che le assomiglia. Ma non è lei. Non è mai lei. Non è più lei. 🕊️ Il rifugio perduto e la comunione di anime Posso soltanto abbracciare il suo ricordo. ...

✍️ Scrivere romanzi, non importa quale: memoria, creatività e l'identità che scrive

(Introduzione a Maria Laura Di Forti). «Il ricordo è il tessuto dell’identità», osservava Nelson Mandela, come dargli torto? Tanti aneddoti di vita ci appartengono. Laura Maria Di Forti ci invita in un viaggio nella sua memoria, dagli anni Settanta alla passione per la letteratura storica e umoristica. Sono frammenti vitali che rappresentano l’esperienza che ci ha permesso di essere quello che siamo. Già pubblicati: Come imparare le lingue senza fatica (22.6.22), Ai miei tempi (24.6.22) 🧶 Borse, cravatte e il primo lavoro riuscito (Laura Maria Di Forti) - Negli anni Settanta era gran moda tra i giovani fare le borse con delle vecchie cravatte cucite insieme e con i manici ad anello. Anche io ne avrei voluta fare una ma, diamine, dove trovare tutte quelle cravatte? Così anche per le coperte fatte con quadrati di lana lavorata all’uncinetto, al di là del fatto che nessuno mi aveva insegnato a lavorare a maglia o all’uncinetto, ci avrei messo, credo, un anno a farmi una coperta ed io, ...

Il passero: l'ultima preghiera di chi vive nell'ombra 🕊️

(Introduzione a Marina Zinzani). Questa poesia ci getta senza filtri nel cuore nero della violenza domestica, là dove le parole si svuotano di senso e ogni oggetto comune – la borsa, la patente, la stessa identità – diventa inutile peso. È il racconto di una donna inghiottita dalla solitudine, imprigionata da sbarre invisibili e dal giudizio esterno, costretta a fingere di fronte a chi non vuole o non può capire. In questo inverno perenne, in cui il "lupo" si maschera da agnello, la verità è un incubo quotidiano che solo la morte sembra poter spezzare. La preghiera non è rivolta agli umani, ma a un piccolo, fragile messaggero di libertà: un passero, che con la sua presenza ci ricorda l'esistenza della primavera e del mondo oltre la finestra chiusa . 💀 L'inutilità degli oggetti e l'identità perduta (Marina Zinzani) ▪️ Le parole non servono le azioni non servono neanche i miei vestiti servono il tocco di eleganza se n’è andato da un pezzo non serve la mia borsa e n...

Giustizia e Democrazia: l'equilibrio fragile tra Legge e Potere ⚖️

(a.p.) ▪️ Le aule di giustizia erano impregnate dell’eco dei processi farsa del fascismo quando i costituenti iniziarono a scrivere la nostra Carta. Molti avevano visto con i propri occhi come una magistratura asservita al potere potesse trasformare la legge in strumento di paura. Da quelle ferite nacque una scelta: costruire un sistema in cui la giustizia fosse indipendente, “soggetta soltanto alla legge”, come recita l’articolo 101. Fu un equilibrio lento e faticoso, conquistato con dialogo e memoria delle dittature, che oggi rischia di essere incrinato da riforme frettolose: bastano poche decisioni per intaccare ciò che ha richiesto anni di lotte e visione. ⚖️ La Costituzione come cattedrale: la fragilità del tempo nelle istituzioni Le regole che sorreggono una democrazia non nascono dall’oggi al domani: sono il risultato di processi lunghi, fatti di compromessi, dibattiti e maturazione collettiva. La Costituzione italiana ne è l’esempio più chiaro: frutto di anni di resistenza ...

La nostra libertà: ascolteremo l'allarme dei giuristi? 🚨

Siamo stanchi dei proclami urlati e delle promesse che non mantengono. Ogni giorno, sentiamo politici promettere giustizia più veloce, ma la realtà è che il postino arriva tardi, le code in tribunale restano infinite e a noi, cittadini comuni, cambia poco o nulla. Quando un intervento viene spinto con toni aggressivi e minacciosi, il sospetto di chi deve votare è legittimo.  Questo non è un dibattito per giuristi, ma un test di buon senso per tutti noi: è lecito chiedersi se dietro la retorica non si nasconda un tentativo di controllare la giustizia. La vera battaglia non è sui tempi dei processi, ma sul rischio sulla professionalità futura dei magistrati. Per il cittadino, professionalità significa semplicemente la capacità del giudice di decidere bene, con imparzialità e competenza tecnica, e questo è il bene che la riforma minaccia di compromettere. (a.p.) ▪️ Le aule di giustizia erano impregnate dell’eco dei processi farsa del fascismo quando i costituenti iniziarono a scrivere...

🌻 Profumi di erbe, e fiori: l'infanzia tra natura e tablet 🌱

(Introduzione a Cristina Podestà). In un'epoca dominata dalla tecnologia, un'osservazione quotidiana in un bar si trasforma in una malinconica riflessione sull'infanzia. Cosa significa crescere oggi? Questo testo ci invita a confrontare i ricordi di un passato fatto di scoperte nella natura con il presente digitale, interrogandoci sul futuro della creatività e dello sviluppo nei bambini. 🌱 Infanzia digitale: il tablet al posto dei giochi all'aperto (Cristina Podestà) ▪️ Guardo un bambino di circa un anno in braccio al padre che, al bar, è seduto vicino al mio tavolo. Mi viene da sorridere: così piccolo e già utilizza in modo spontaneo e veloce un tablet. Poi il sorriso si spegne; è un bimbo molto piccolo. Cosa faceva mia figlia a un anno, anzi, cosa facevo io? 🌱 Memorie di un'infanzia nella natura: cappelli di foglie e profumi Mi allontano con la mente dal luogo dove sono, e mi vedo piccola, forse ho più di un anno, forse ne ho due o tre, e sono per mano a mio pad...

🇮🇹 Recanati: sulle orme di Leopardi, tra Infinito e Rinascimento

Il viaggio in Italia è spesso un ritorno alle origini, ma anche una scoperta di sé stessi attraverso luoghi inattesi. Questo testo a due voci ci porta a Recanati, non solo come tappa turistica, ma come pellegrinaggio letterario. Attraverso lo sguardo di un amico americano, scopriamo che la città non è solo un museo per le poesie di Leopardi, ma un luogo dove il pensiero del poeta—sull'infinito, sulla natura e sull'amore—risuona ancora forte, invitandoci a riflettere sul significato della bellezza, del vuoto e della felicità. (Tratto da “Racconti di una vacanza in Italia”) 📜 La ricerca di sé nel viaggio (a.p. - INTRODUZIONE) ▪️ La ricerca di mete turistiche non convenzionali è affascinante, e riserva sorprese inaspettate. Marina Zinzani prova a seguire i passi di due amici americani in giro, per la seconda volta, per l’Italia al di fuori degli itinerari più noti. Ci sono nuove realtà da conoscere. Un mondo là fuori è pronto a mostrare la sua essenza più autentica. In questo con...

La scala di Giacobbe: simbolo tra cielo e terra, dalla Genesi a Chagall

(Introduzione a Marina Zinzani). Cosa succede quando l'uomo dimentica la connessione con il divino? La risposta è in un'antica visione della Genesi. La Scala di Giacobbe non è solo un mito, ma la mappa per ritrovare la rotta in un mondo che sembra averla perduta. C'è ancora, nascosta da qualche parte, vicino a noi? “Una scala poggiava sulla terra, mentre la cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa» (Genesi 28,12).  (Marina Zinzani) ▪️ La simbologia della scala di Giacobbe, nata da un sogno riportato nella Genesi, ha affascinato da sempre gli artisti. Ha ispirato Raffaello, Chagall, William Blake, e tanti altri. L’unione fra la terra e il cielo, fra l’umano e il divino, ha sempre segnato la storia dell’uomo. E l’uomo, quando credeva di essersi liberato da questo legame, ha perduto la rotta. Difficile discernere la propria vita dalla spiritualità. La preghiera è una scala? Il raccoglimento, sotto varie, molteplici forme anche a...

🚴‍♂️ Coppi e Bartali: il mistero della borraccia e il silenzio cavalleresco

(a.p.) ▪️ Durante un Tour de France del 1952, un fotografo fortunato colse un episodio singolare tra i due campionissimi della scena sportiva italiana, Fausto Coppi e Gino Bartali, protagonisti, da più di un decennio, di memorabili sfide che avevano reso assai popolare il ciclismo. I due si davano battaglia sulle strade senza esclusione di colpi, alternando, a favore dell’uno o dell’altro, i più esaltanti risultati sportivi e alimentando gli animi delle rispettive agguerrite tifoserie. 💧Lo scambio di borraccia: il simbolo della contesa leale In una tappa durissima del Tour, mentre Coppi conduceva la gara in maglia gialla, vi fu un gesto di straordinaria cavalleria tra i due rivali: uno scambio di borraccia, piena di preziosa acqua, ceduta dall’uno all’altro in un momento di grande fatica. L’immagine divenne il simbolo della rivalità cavalleresca, della contesa leale, della gentilezza d’animo tra due campioni che erano, per il resto, completamente diversi. Il gesto sublimava la rivalit...

🎵 Suite Française: l'opera incompiuta e la sinfonia della Némirovsky

(a.p.) ▪️ Un’impresa ambiziosa, Suite française, che Irène Némirovsky non riuscirà a portare a termine. Scrittrice ebrea francese, arrestata nel luglio del ’42, deportata ad Auschwitz, moriva di tifo nell’agosto di quell’anno. Riuscì a scrivere soltanto i primi due volumi, intitolati La tempesta di giugno e Dolce. Sognava un libro di mille pagine, suddiviso in cinque parti, costruito come una sinfonia, sul modello della Quinta sinfonia di Beethoven. Per raccontare il tracollo della Francia dopo i bombardamenti, la fuga della popolazione parigina verso il sud, lo smarrimento di individui, gruppi familiari, provenienti da diverse classi sociali, e tutti coinvolti in mille peripezie. Un dramma corale che scosse dalle fondamenta tutto il paese. 🖋️  L'ispirazione musicale e la Quinta Sinfonia di Beethoven Irène sentì il richiamo della musica nella scrittura. Il ritmo, la tonalità, i tempi erano essenziali per cogliere la varietà e l’armonia delle vicende, per distinguere le parti d...

Delitto e castigo: il castigo esistenziale contro la pena giuridica

👤 Giudicare gli altri: la condanna che ci avvelena (Valeria Giovannini – RIFLESSIONE) ▪️ « In ogni condanna e in ogni assoluzione che rivolgiamo agli altri c'è un volgare rigurgito di innocenza per noi stessi, guadagnato a poco prezzo. Con la condanna infatti vogliamo soprattutto evitare di vedere noi stessi », scrisse tempo fa Umberto Galimberti. Ogni volta che giudichiamo, ci mettiamo al riparo. Nella nostra zona comfort. Ci sentiamo migliori. Invece, la condanna ci avvelena. Poco per volta. I veri condannati siamo noi. Senza riconoscere nell'altro qualcosa che ci appartiene intimamente. Perché siamo tutto e il contrario di tutto. Eroi e codardi. Assassini e vittime. Onesti e ladri. Santi e dannati. Questione di prospettiva. E di aver vissuto nella pelle di un altro, prima di parlare. Meglio tacere piuttosto che condannare. Piuttosto che assolvere. E lasciarsi attraversare dalla compassione. « Non a te mi sono inchinato, ma mi sono inchinato a tutta la sofferenza umana »: so...