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Dopo quattro mesi

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Il difficile viaggio verso l’emancipazione di un popolo di Ho Chi Minh (Tratto dal Diario dal carcere Garzanti ed., poesia proposta da Bianca Mannu) “Un giorno di carcere mille anni fuori!” questo antico proverbio non è vana parola! Quattro mesi inumani In fondo a questo carcere sono più di dieci anni passati sul mio corpo

Ho Chi Minh city, il viaggio verso il futuro

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Vietnam. Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon, sta affrontando una complicata transizione. Dall’arretratezza del passato al benessere della società moderna. Stridente il contrasto tra antico e moderno, povertà e ricchezza di Laura Maria Di Forti Ho Chi Minh City è la città più popolosa e più produttiva del Vietnam e, rispetto ad Hanoi, più moderna, meno legata alle tradizioni e molto più alla moda. Dall’aereo, qualche minuto prima dell’atterraggio, si vede una distesa immensa di case basse e piccole. Sono le propaggini, le frange esterne della città. Poi, quando si scende dall’aereo e si percorre il tragitto per arrivare ai taxi, si vedono le giovani hostess nel loro elegante costume tradizionale, l’Ao dai (si pronuncia Ao sai), una tunica di seta aperta sui fianchi e portata sopra i pantaloni, che bene si adatta alla figura minuta e snella delle donne vietnamite.