Fine pena, quando?
Al Teatro Grassi di Milano, in scena la corrispondenza epistolare, durata 26 anni, tra un ergastolano e il giudice che l’ha condannato: una riflessione sulla funzione della pena di Angelo Perrone La scena è divisa in due parti. Siamo in Italia, ma potremmo essere ovunque. Un’inferriata le separa rigidamente impedendo ogni passaggio fisico da un ambiente all’altro, lasciando tuttavia, con quei riquadri della grata, gli spazi minuscoli di una possibile comunicazione verbale. Solo la parola, forse, può attraversare lo sbarramento altrimenti insuperabile.