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Visualizzazione dei post con l'etichetta povertà

Bassifondi

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Non solo la povertà, l’aridità che porta alla mancanza di ogni speranza di Marina Zinzani Il bambino e i bassifondi, si vede tutto con gli occhi della mancanza: manca il cibo, l’acqua, il gas, il telefono, manca un futuro.

Porgere la mano

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Qualcuno in attesa di un sorriso di Paolo Brondi In un susseguirsi Di giorni sempre uguali L’esule se ne sta silente A lato della panetteria Alla ricerca Di chissà cosa Finché qualcuno Non gli regala un sorriso

Un po' di calore

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di Marina Zinzani (Tratto da “I racconti dell’acqua”) (Commento di Angelo Perrone) (ap) Il lavoro che diventa precario, incerto, quasi affidato al caso. La minaccia dei licenziamenti perché c’è la crisi, e non tutti mantengono il posto. L’occupazione è soggetta a mille disavventure che possono cambiare il senso della vita, le sue possibilità concrete: le spese, gli studi dei figli, tutto l’avvenire della famiglia. Si vive la fragilità di certi momenti e si avverte un freddo dentro, molto più pesante di quello che accompagna la stagione invernale.

Reddito di cittadinanza: il salto che scavalca le cause del bisogno

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Identificare la lotta alla povertà con il reddito di cittadinanza può tradire tante aspettative: la liberazione dal bisogno dipende dalla capacità di affrontarne le cause I dati sulla povertà (ap *) Non c’è argomento, come il reddito di cittadinanza , in cui sia così forte il livello polemico della discussione, ma anche così indispensabile rinunciare ad un approccio sommario; saper distinguere il giusto da ciò che ci porta molto lontano e non ci fa intravedere una via d’uscita. Anzi ci avvicina ad un esito fallimentare, che tradirebbe le aspettative di molti.

Foglia

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Il freddo, le immagini di chi non ha casa di Marina Zinzani Foglia calpestata sbattuta dal vento qualcuno ti nota sta arrivando l’autunno, pensa giornate fredde farà buio presto fa freddo, fa freddo.

Altri Charlot

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Non solo una figura dell’immaginario cinematografico del passato, le tante figure tragiche e disorientate che possiamo riconoscere nella realtà di tutti i giorni di Marina Zinzani (Commento a Charlot, una vita senza parole , PL, 28/12/17) Charlot, la creatura di Charlie Chaplin, ci appartiene. Racconta un luogo immaginario dove però il disagio, la solitudine, le avversità sono reali, così difficili da contrastare. Quell’omino buffo ha descritto il futuro, il nostro futuro, con una lucidità e preveggenza incredibili.

Adesso

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Il mondo che ricomincia a pensare alla pace di Paolo Brondi Se il mondo avesse cominciato a ispirare adesso e se fossero queste le prime righe che scrive la mano di un uomo le userei per scrivere due nomi, pace e giustizia