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Monte degli Ulivi e Getsèmani, luoghi della Storia

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Monte degli Ulivi (foto ap) «Gesù se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». (Luca 22,39-46)

Lo conosciamo con nomi diversi

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Il nome di quel “bambino” nato a Betlemme raccoglie significati diversi, per definire un mistero che rimane complesso di Cristina Podestà  (Commento a I volti di Gesù , PL, 10/1/18) Si nomina con due termini diversi il Dio cristiano. Gesù è appellativo più familiare e affettuoso, tipico della preghiera dei bambini, delle esclamazioni popolari. Cristo, l'Unto, il Masiakh (Messia), il Salvatore, e tutti gli altri nomi con cui nei secoli e nei vari luoghi si è definito il Dio in terra, rappresenta la salvezza del mondo con la sua "molteplicità dialettica".

I volti di Gesù

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Nei Vangeli, raffigurazioni diverse della figura del Cristo: il sacrificio che si fa gloria di Paolo Brondi Nei vangeli, Gesù è presentato in vesti diverse a seconda della gente cui Matteo, Marco, Luca, Giovanni si rivolgono. Da una parte si accentua la figura di Gesù uomo, predicatore, politico, pauroso: un Gesù che scappa, si rifugia, mosso da sentimenti tutti umani di paura. Dall'altra un Gesù come Cristo: Cristo ha in Gesù il suo essere intramondano, la sua empiricità; Gesù ha in Cristo la sua oltremondanità, la sua eternità.

Il ritorno

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Gli uomini come saranno in futuro? Come accoglieranno la parola? di Pietro Pancamo Quando Gesù ritornò sulla terra alla fine dei tempi, i cacciatori d’autografi, e basta!, accorsero alle sue predicazioni in pubblico. Sentendosi allora in croce, perché abbandonato dal mondo, il Messia (nel parlare un giorno a quella gente che altro non sapeva –a parte brandire, e tendere con frenesia, foglietti bianchi o santini da firmare) si ritrovò a pensare tristemente:

La dignità, così in alto

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Pasqua, dalla sofferenza il sole che risorge di Sonia Scarpante La tua croce immersa Nei nostri silenzi. Quella croce su cui un corpo pendente tace in agonia, ma già profuso nell’abbandono di vita. Lo sguardo, il nostro, che chiede venia.

L’adultera: le domande che hanno cambiato il mondo

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di Valeria Giovannini (Commento di Angelo Perrone) "Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici? (...) Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poich è insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: "Chi di voi è senza peccato getti per primo la pietra contro di lei". E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era l à in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?" (Gv 8, 1-11)