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Una giornata per ricordare Mario Luzi

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(ap) Una giornata dedicata alla memoria e alla poesia di Mario Luzi, uno dei grandi della letteratura italiana, nell’undicesimo anniversario della morte, avvenuta a Firenze il 28 febbraio 2005. La città rende omaggio al suo poeta con molte iniziative: concerti, laboratori di scrittura, letture di testi, visite guidate nei luoghi della sua vita. Per ricordare il testimone di un intero secolo, in nome della sua poesia.

Profumo di borotalco

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di Marina Zinzani (Donna uccisa dal borotalco: la sentenza contro la “Johnson & Johnson” per il caso di Jackie Fox morta di cancro) Il borotalco evoca ricordi. Quella polvere profumata sul corpo da bambini, il suggello di un bagno in una vasca, magari con qualche papera di plastica. Ma anche dopo, da adolescenti, da adulti, il borotalco ci accompagna. Polvere bianca dopo un bagno, prima di un incontro, di un’uscita con gli amici, prima di andare al lavoro. Momento gradevole, conferma che i profumi evocano un sottile piacere. Il borotalco ha fatto venire il cancro ad una donna. L’ha stabilito un tribunale del Missouri, la multinazionale in questione sapeva dei rischi, ma non ha fatto nulla.

Buon compleanno, Benedetto

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Compagni di viaggio

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di Marina Zinzani Essere accompagnati da un nonno. Un nonno che insegna a giocare a carte,   che parla di un libro, che mostra luoghi, che racconta la storia, eventi del passato fra nostalgia e curiosità. Essere accompagnati da lui per anni, presenza sobria, di poche parole. Ma ha lasciato tanto.  Essere accompagnati da un ideale. Crederci e trovare linfa, sicurezza, vedere mete. Arriverà, arriverà il momento…. Poi si scopre che gli ideali si infrangono, muffa e sporcizia. Ma noi ci credevamo.

La stanza particolare di Ezio Bosso

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di Marina Zinzani (Ascoltando https://www.youtube.com/watch?v=RFDKBy0lBMM) La meraviglia che ci ha regalato Ezio Bosso è stata descritta con parole su tanti giornali, sul web, ognuno ha cercato di spiegare, di definire le sue emozioni.  Scossa profonda al nostro cuore, e allora tanti commenti, quasi una liberazione da maschere quotidiane fredde, apatiche, improvvisamente sentire il cuore che pulsa, sentire gioia per un brano di musica, chiedersi  perché non si era scoperto prima Ezio Bosso, sentire di avere perso qualcosa, ma essere felice di provare ora una folgorazione, un piacere profondo verso l’uomo prima di tutto, l’artista, la sua musica.

L’assalto al vivere quotidiano

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di Cristina Podestà (Commento a Brondi, La fede in mano a Satana , PL, 19/2/16) Se per “struttura” si intende un piedistallo concreto e forte su cui poggiano le “sovrastrutture”, queste ultime definiscono la prima. Ed è per questo che le due cose sono fortemente dipendenti una dall'altra, proprio per quei "sussulti che, scaturiti dal profondo, alterano l'economia e portano a rovina...”.

Fantasmi all'appuntamento

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di Marina Zinzani Il percorso di ricerca può essere accidentato, incerto, a volte anche pericoloso. Si possono trovare lungo questo percorso delle parti di sé inesplorate, impreviste. Lo sguardo indietro pone interrogativi, il sottolineare le proprie imperfezioni, le cose che si potevano fare, che si dovevano fare.

La fede in mano a Satana

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di Paolo Brondi All’origine delle rivoluzioni che appena un poco più in là del nostro mare sconvolgono il settentrione dell’Africa e le terre orientali, e s’irradiano fin nelle nostre terre, di certo, fanno parte integrante, oltre quelle economiche, le ragioni della fede.

Dalla torre antica

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di Marina Zinzani Si sale per una scala che porta ad una torre antica, e da lì si vede un panorama raro, che pochi possono vedere. I pensieri si perdono verso orizzonti sconosciuti, appaiono immagini, colori, lunghe fila di vigneti. Ogni cosa sembra lieve, raffinata, gentile. C’è il sapore di un regalo improvviso.

Archeologia: l’indagine dell'anima

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di Valeria Giovannini (Commento a Valentina Erculiani e Roberto Sirigu, Archeologia inversa , E dizioni  Le foglie del gelso, 2015) Un archeologo e una psicanalista. Dialogo d'anima. Nel profondo della terra. Nella memoria del sotterraneo. "Diventare una cosa morta è il nostro destino". Il suicidio di un collega. Il suo corpo abbandonato sugli scogli. "Una cosa. Il giorno prima era con noi. Ed oggi, ora, è una cosa." La consapevolezza che l'archeologia si occupa di "cose". Compresi i corpi, un tempo vivi.