Il progresso possibile

Dallo spazio al tempo, un modo di costruire una società migliore

di Paolo Brondi

Alla fine del ‘700, in Francia nacque il genere romanzesco detto "ucronico". Per la prima volta, la perfezione ideale dei mondi utopici, non viene collocata nello spazio, ossia in qualche favolosa ed esotica isola lontana, bensì nel tempo, e più precisamente, nel futuro.
Le conseguenze di questo reinventare l’utopia, anche se solo a livello fantasioso, furono enormi, perché ipotizzare il raggiungimento futuro di una società umana perfetta significava poter iniziare nel presente una marcia di avvicinamento verso quel futuro, non più impossibile, caratterizzato dalla perfezione ideale.
E questo ha voluto dire che il progresso è possibile, e che quindi la storia è in continuo sviluppo, sia pure affaticato.

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