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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Nuvole

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In bilico, come sul ciglio di un monte di Paolo Brondi Dormono le gioie di ieri Restano   le paure del domani E mi lasciano qui Nelle pieghe del tempo Sotto nuvole fuggenti Con colore d’arancia

Libri antichi

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L’umanità raccontata in quei fogli stropicciati ed ingialliti di Marina Zinzani Tengo fra le mani un libro antico, comprato nella bancarella di un mercatino. Il passato è esposto, stropicciato, ingiallito. Sfoglio questo libro, altre mani l’hanno toccato, si sono appassionate. Sere in altre case misteriose, libro che ha confortato, fatto compagnia, libro dalle pagine stanche ma dalla voce ancora viva.

Il destino di chiamarsi A

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Il fascino nascosto di una lettera dell’alfabeto: cosa racconta? di Catia Bianchi Il nome della mia migliore amica inizia con la lettera A. Anche il nome del mio migliore amico inizia con la A. E con la stessa lettera comincia pure il nome di due medici che hanno saputo curare una ferita interiore ed alleviare il dolore che aveva provocato in me un loro collega, che – sarà un caso - non ha un nome con quell’iniziale.

La seduzione ambigua

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(Modigliani) Il corpo femminile nell’arte del ‘900: tra sogno e realtà (ap) Una forma per la seduzione? E’ inevitabile, nelle arti visive, pensare all’immagine femminile come riassunto ineguagliabile del fascino? Un dilemma antico, talvolta scabroso, affrontato in modi diversi, da personalità di ogni tempo. I grandi artisti del novecento, diversissimi tra loro (Amedeo Modigliani e Jules Breton, Renato Guttuso e Pablo Picasso, Giacomo Manzù e Salvador Dalì, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico, Joan Mirò e Gustav Klimt, solo per dire alcuni nomi) hanno offerto una loro personalissima idea della seduzione declinata al femminile.

La luce di una terra

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Il Sud, non solo storie di delusioni e affanni: la ribellione che nasce dall’amore per la propria terra diventa metafora di vita di Mariagrazia Passamano * Poi improvvisamente arriva la solitudine. Rimangono le notti insonni, il silenzio di questa terra antica ed il ricordo di tanti viaggi dal quale non sono più tornata o per i quali forse non sono mai veramente partita. Il silenzio per chi non lo conosce è destabilizzante e i monti irpini ne regalano a quantità industriale.

A memoria?

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Foto di un’altra stagione, ricordi e rimpianti di Giovanna Vannini Ripesco in un cassetto è andato un poco in giallo il bianco e il nero in grigio non hanno retto al tempo alla vita trascorsa che ad ognuno di noi qualche conto avrà rimesso.

Mercato

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Fiumicino (foto ap) Colori, sapori, il volto della gente di Marina Zinzani Vita e colori, nel mercato. La frutta esposta, meloni e pesche e albicocche, cestini di fragole. Verdure raccolte dalla terra, il verde. Donne e borse con le ruote. Mattina presto e respirare, le bancarelle si compongono, i primi profumi di pesce fritto. Ansia di sapori, risveglio dal torpore, risplende il giorno, per qualche ora.

Selfie? Sì, grazie

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(ap) Il selfie avrebbe contagiato personaggi austeri come il mahatma Gandhi? Forse. Magari pure lui ne sarebbe rimasto impressionato al punto da cedere alla vanità dell’autoritratto digitale. Non solo gioco individuale, anche messaggio pubblico. Per diffondere i suoi insegnamenti con mezzi più efficaci.

Conchiglia

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Travolgente, quell’amore Poesia di Valeria Giovannini Amami. Di notte, contro il muro. Di giorno, tra i marosi che infrangono il nostro ieri. Amami. Come la risacca impetuosa del mare. Il tuo cuore è muto, tra le parole. Solo i nostri silenzi ansimanti. I nostri letti sfatti. I nostri abbracci scroscianti. Come la pioggia. Come le lacrime. Brucio dentro. Taccio. E brucio.

Aspettavo di fuggire

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I volti della malasanità: quando il medico dimentica la sua missione di Catia Bianchi (Commento a Tante cure,  PL, 26/5/17) Ho sperimentato sulla mia pelle i gravi effetti collaterali causati dal comportamento poco sensibile di un medico. "Poco sensibile" è un eufemismo. Se potessi usare altre espressioni senza preoccuparmi di attenuare il carico espressivo di ciò che mi ha fatto provare sarei molto scurrile.

Un merlo sul prato

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Silenzio e profumo di bellezza, i movimenti che li incrinano di Paolo Brondi Un merlo sul prato Nel primo tepore del mattino Un merlo morde briciole di pane Con movenze tenere sul prato Sento il ticchettio del suo becco E dona il silenzio spezzato Rinnovato profumo di bellezza

Tante cure

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Medicina tradizionale, formule alternative, suggestioni. Non prescindiamo da una maggiore umanità con il paziente di Marina Zinzani Un bambino sta male per un’otite non curata, o meglio curata con l’omeopatia. Ricorda quelle donne che sono morte per gravi malattie, che magari si potevano curare, forse si poteva guarire, ma si sono prese altre strade, medicine alternative o in certi casi l’inesistenza pure di quelle, solo fumo.

Un’ombra per nasconderci

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Il fantasma del passato impossibile da recuperare, l’ombra dietro cui ci nascondiamo di Paolo Brondi Concordammo l’incontro per la sera stessa: l’accordo era di trovarci a Parigi, al cafè de la paix, alle 21. Non l’avevo conosciuta prima: dovevo sentirla per risolvere un problema di lavoro. Seduto ad uno degli eleganti tavoli circolari della terrazza interna del cafè de la paix, non attesi più di 5 minuti l’arrivo della donna.

Cenere

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Il ricordo è odore, suono, aspettativa, che può risvegliare il vecchio ardore ormai sopito di Maria Cristina Capitoni Una profonda nostalgia di quella provata per luoghi incantati come se, dentro di te, io avessi viaggiato scoperto, ritrovato qualcosa di familiare

Angeli, lassù

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Le parole che feriscono, quelle che possono dare sollievo di Marina Zinzani Eco di parole dure, momento di sgomento e sconforto. Ma le parole si librano in volo ora, vedi, in volo, in volo, e tu viaggi in alto con quelle parole, sanno volare le parole, sai, vanno vicino alle stelle e ti riportano i loro sussurri, nella notte.

Non è poi mancanza

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La nostalgia si attenua al pensiero dei momenti felici trascorsi di Catia Bianchi (Commento a L’ultimo saluto, PL 23/5/17) Gli ultimi saluti sono sovente fonte di nostalgia, che poi è il male minore se confrontato con disperazione, angoscia, sgomento.  Elaborare un dispiacere spesso è un'impresa difficile, specialmente se si tratta di un addio.

L’importanza di una foto

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Immagini che fermano la storia, e raccontano le emozioni di Marina Zinzani Quando Tony Gentile scattò quella foto, non credeva di avere fotografato un pezzo di storia. I due, ripresi in un momento di condivisione serena, sarebbero diventati poco dopo dei simboli, e quella foto avrebbe percorso strade impensabili, prima fra tutte quella dei cuori. La foto con Falcone e Borsellino, sorridenti, a scambiarsi una confidenza forse, è diventata manifesto, qualcosa che parla, suggerisce, accompagna.

L’ultimo saluto

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Un incontro emozionante e così fugace di Giovanni Muzi Trattenere le lacrime. Per una notte. Nella propria casa. Offrire loro la camera degli ospiti. Il bagno degli ospiti. L’asciugamano degli ospiti. E scoppiare a piangere. Il mattino seguente. Quando ti saluteranno. Per l’ultima volta.

Polvere di luce

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La vicina luna, che ci raggiunge nella malinconia di Paolo Brondi La luna nonostante energie solari la calpestino sa ancora inargentare l’umana bellezza nel suo colore antico E nella polvere della sua luce che entra da un finestra lontana seguo leggendo le righe del mio cuore

L’auto che stupisce

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I resti dell’auto blindata in cui morirono i ragazzi della scorta di Giovanni Falcone vengono riportati a Palermo in occasione del 25 anniversario della strage di Capaci di Marina Zinzani C’è un’auto che gira per l’Italia. Non è l’ultimo modello di una nota casa automobilistica, di quel tipo che si vede nelle fiere, in alcune feste, guardata con meraviglia da persone che sentono, ahimè, di non potersela permettere.

La paura dietro l’angolo

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Sentimento complesso la paura, sgomento e sopravvivenza di Catia Bianchi (Commento a  Un porto davvero bello , PL, 20/5/17) La paura, sentimento primitivo assai potente, è una reazione naturale nell’uomo e interviene nelle situazioni in cui non si conosce ciò che si deve affrontare.

La scala di Giacobbe

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Pensieri quotidiani di un insegnante di Marina Zinzani Io credo che bisognerebbe volare, qualche volta. Salire su per una scala, avete presente la scala di Giacobbe? Ecco, qualcosa di simile. Provi a fare qualche gradino e già ti senti meglio, l’aria è più pulita, e cominci a vedere tutto dall’alto. Bastano pochi gradini, ma fa la differenza.

Qualcosa che ci scalda

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Piccole cose, un istante, per cogliere la felicità di Paolo Brondi Il cielo piove se pur c’è il sole Piove sui tuoi giorni mesti So che ci sono tante cose che ti fanno male e tante altre che ti giungono ma sono lontane sembrano mai

Il pappagallo che parlava a sproposito

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di Maria Cristina Capitoni (Commento a Un porto davvero bello , PL, 20/5/17) Avevo 16 anni quando appresi la notizia tramite una delle troppe battute che, all'indomani dell’arresto di Enzo Tortora, si sprecarono: "Il pappagallo ha parlato!". Quello che maggiormente mi colpì fu vedere gente, che fino ad una settimana prima lo acclamava, parlare di lui in un modo così feroce.

Un porto davvero bello

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Ricordando Enzo Tortora: le fragili sorti delle libertà civili di Marina Zinzani (Intervento di Angelo Perrone) L’appuntamento con Portobello rendeva le sere piacevoli, era un momento in cui si sorrideva, quelle cose senza grandi pretese ma che pur nella semplicità diventavano appuntamento familiare. Non è semplice parlare di Enzo Tortora, che ancora oggi torna nella mente, presenza non dimenticata. Come le parole possono nuocere, come le calunnie possono distruggere, come presunte verità possono diventare verità: il ricordo delle manette di Tortora è qualcosa che disturba, intristisce, sgomenta.

Sorridere, nonostante tutto

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L’insegnamento che rimane: la fiducia nell’avvenire di Catia Bianchi "La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”, ne era convinto Giovanni Falcone.

Il vascello

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Il ritorno alla propria anima, angolo di certezze di Gianantonio Tassinari Un vascello avanza in mezzo alla tempesta nel mare della mente per giungere infine al porto delle certezza nella terra dell’anima.

Cari agli dei

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Il 18 maggio 1939 nasceva Giovanni Falcone di Marina Zinzani Fiumi d’inchiostro si sono usati per Giovanni Falcone, e migliaia di parole hanno girato, girato, ora per esprimere il dolore, ora per urlare la rabbia, e tante parole poi si sono taciute, in un senso di rassegnazione: è così, le cose stanno così, non c’è niente da fare.

Cartoline

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La realtà così mutevole nelle immagini che la ritraggono di Giovanni Muzi Colleziono cartoline – Saluti da dove sono già stato vanno altri a mandar saluti, ma i loro. M’han detto, al ritorno che i corniciai stanno scomparendo o piantano tende nel soggiorno per riempire lo spazio mentendo.

Un caffè, Gretel?

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Un incontro fugace, la percezione di una somiglianza,  la dolcezza di uno sguardo di Paolo Brondi In occasione di un convegno di criminologia forense a Milano, presi la metropolitana per recarmi in piazza Duomo. Nella metro assai affollata, davanti a me vidi una giovane donna: capelli biondi e fluenti, occhi verdi con pagliuzze dorate. La guardai e all’istante si creò un simpatico gioco di sguardi, ora sfuggenti, ora fissi e continui. Mi sorpresi a sorridere lievemente e lei, ancora più sorpresa, ma con una punta di malizia che le illuminava il viso, rispose al sorriso.

Da qui all'Eternit

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Eternit ha la stessa radice di Eternità, la storia senza fine delle morti per amianto di Marina Zinzani Ci sono delle cose eterne. Ci sono degli amori, come quelli che iniziano sui banchi di scuola, che fanno percorrere tutta la vita assieme: cinquant’anni, anche di più. C’è l’eterno rincorrersi delle stagioni, appuntamenti con i colori della natura, con i profumi, con le piogge, con la neve, con gli alberi in fiore della primavera, con la brezza che sale dal mare in estate.